A prima vista

Le prime parole di un libro sono le scintille che accendono la curiosità e attraggono il lettore trascinandolo in un mondo nuovo, tra carta e emozioni. Vi invitiamo a scoprire gli incipit che ci hanno più appassionato e che abbiamo scelto per invogliare anche voi a proseguire la lettura.

Le Figlie di Ananke, Dilhani Heemba

So close no matter how far
couldn’t be much more from the heart
forever trusting who we are
and nothing else matters.

Nothing Else Matters - Metallica


Anno 2002
I fiori colorati profumavano di maggio, d'amore e spensieratezza. Nel cielo di novembre, però, un tuono cupo rimbombò tra le nubi basse.
Ryker Mancini toccò con la punta delle dita l’immagine della madre, una foto di cinque anni prima, quando lei era ancora una persona sana e il suo sorriso non nascondeva l’irrequietezza di una malattia che non voleva andarsene.
Il ragazzo scostò i capelli color cenere dalla fronte e sollevò il viso a guardare le statue di alcuni bambini davanti a una cappella di famiglia che si sollevava proprio dietro la tomba di sua madre. Una statua era più grande delle altre, rappresentava un angelo con le mani congiunte in una preghiera che sorrideva con dolcezza verso di lui.
Il cimitero del Verano, nel cuore di Roma, aveva delle sculture talmente belle che lui sarebbe rimasto a guardarle per ore, così, sospeso a metà in quel posto astratto dal tempo e dalla realtà, tra le foto antiche e ingiallite e il profumo dei cipressi. Ma un’ombra dietro una seconda cappella catturò la sua attenzione, facendogli respirare la fragranza di rose selvagge.
Deglutì e si trovò a fissare gli occhi profondi di una ragazzina, mezza nascosta da una colonna in marmo bianco. Occhi neri come la notte, come un tuono, come un ultimo respiro. Neri come la morte.

Amaranth

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