Lascia che sia felice

Hannah Beckerman

Mi è già capitato di trovarmi davanti alla pagina bianca con l’impressione di non essere all’altezza del libro di cui vorrei parlare e Lascia che sia felice mi sta dando filo da torcere: appena mi accingo a scrivere, i pensieri fuggono lontani o diventano banali. Comunque sarà meglio non indugiare, ora che il ghiaccio è rotto.

Titolo: Lascia che sia felice
Titolo originale: The Dead Wife's Handbook
Autore: Hanna Beckerman
Traduttori: Paola e Matteo Maraone
Editore: Sperling&Kupfer
Prima edizione italiana: 17 giugno 2014
Prima edizione: Penguin - 13 febbraio 2014
Pagine: 372
Prezzo: cartonato - € 16,90

Rachel aveva sogni e progetti, una figlia meravigliosa e un marito innamorato; credeva di avere tutta la vita davanti. Non immaginava che la sua vita sarebbe finita così presto e improvvisamente per un difetto cardiaco che nessun medico aveva notato.
Riaperti gli occhi, si è ritrovata avvolta in un biancore infinto in cui non vi è niente che si possa fare. Ogni tanto, però, imprevedibilmente, il bianco si dirada come nebbia e Rachel può osservare Max, l’amatissimo marito, e Ellie, la loro bambina.
Tuttavia assistere al loro dolore senza poter intervenire è frustante: accettare che affrontino la vita senza di lei non è facile.
È passato un anno dalla morte di Rachel e Max non riesce a riprendersi, anche se non manca di essere un padre affettuoso e attento. L’unica cosa che manca a Ellie è la madre.
Quando Harriet, la migliore amica di Rachel, sprona Max a uscire e a conoscere delle nuove persone, il rifiuto dell’uomo è netto: non è ancora pronto.
Nonostante abbia sempre desiderato la felicità di Max, Rachel si scopre gelosa: anche per lei è troppo presto perché un’altra donna prenda il suo posto.

Quando si decide di leggere un libro tanto drammatico, bisognerebbe fare una scorta di fazzolettini e procurarsi anche un sacchetto di carta per regolarizzare la respirazione. Non so se sono una con la lacrima facile, ma mi ero ripromessa (anche in questa occasione) di essere forte. Inutile dire che ho fallito.
Ho letto gran parte del romanzo con il groppo in gola e le lacrime trattenute a stento. In ogni occasione il mio punto debole è stata Ellie. Mi hanno sconvolto il suo dolore e la sua capacità di aprire il cuore, di arrivare dove gli adulti che la circondano non riescono e dove nemmeno io sarei stata in grado di giungere.
La perdita dell’amore della vita, il vuoto che lascia la morte di una madre, moglie e figlia, affrontare gli sguardi e i mormorii, riprendere a vivere: forse per i temi affrontati, è stato difficile non immedesimarmi in Rachel o Max. E ho avuto paura.
Paura e speranza di conoscere un amore così forte e incredibile, capace di toglierti il fiato sempre, con un sorriso, un gesto della mano o la tenacia con cui resiste nei ricordi.
Lo stile dell’autrice mi ha colpito subito per la piacevolezza e la delicatezza. Mi ha sorpreso che la voce narrante fosse Rachel e, sebbene inizialmente abbia trovato noiosi i ritorni al bianco nulla, presto sono stata coinvolta dalle emozioni della protagonista fino a condividerle.
Il suo desiderio di stringere Ellie, di asciugarle le lacrime, di vederla crescere e poi quello di non essere dimenticata sono diventati miei.
Il romanzo segue due anni della vita di Max e Ellie ed è suddiviso nelle fasi che corrispondono all’elaborazione del lutto e ai sentimenti della protagonista quanto di tutti i suoi cari. L’accettazione è l’ultimo stadio ed anche il più struggente e doloroso.
Lascia che sia felice è un titolo che, forse, anticipa troppo, rendendo prevedibile un romanzo che non ha una trama spiccatamente originale, ma trova il suo punto di forza nella protagonista e nello stile della Beckerman.
In effetti il titolo inglese (The Dead Wife's Handbook - Il manuale della moglie morta) lascia più spazio alla fantasia e appare molto più intrigante, ma la traduzione non impedisce al lettore di provare il dissidio che vive la protagonista davanti al desiderio che marito e figlia siano felici e all’inevitabile gelosia.
Toccante e straziante, Lascia che sia felice è un romanzo che non si addice alla spiaggia, salvo non abbiate occhiali da sole molto grandi, ma richiede l’intimità giusta per entrare nel cuore.

Il mio voto

4 specchi


Le Belle ringraziano la Sperling&Kupfer per il gentile omaggio.

Amaranth

Commenti

  1. Che bella recensione :')
    Ok, lo aggiungo in wishlist!
    E' la seconda recensione positiva di fiducia che leggo su questo libro.
    La mia poca voglia di buttarmi su trame tristi mi aveva trattenuto...ma ora come posso resistergli? >_<
    Belle, avrete le mie lacrime sulla coscienza <3

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    Risposte
    1. Grazie ^.^
      Di solito non amo i libri tristi e i drammi più in generale, ma sono contenta di essere riuscita a fare un'eccezione per questo romanzo.

      p.s. Le nostre lacrime si faranno compagnia ♥

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