Avvistati...

...sulla metro

Una delle nostre attività preferite? Lo spionaggio delle copertine dei libri. Noi siamo sempre attente agli involontari consigli che gli altri lettori elargiscono perché, chissà, magari potremmo scovare qualche titolo che ci era sfuggito. Da qui l’idea di questa rubrica: se siete a caccia di libri, qui potreste trovare ciò che state cercando.


Erano decenni (poco, ma proprio poco meno di tre anni) che questa rubrica languiva non dimenticata, ma priva di occasioni per rispolverarla.
Non è che le Belle siano state chiuse in casa per tre anni, ma non sono riuscite ad annotare un titolo che sia uno. Ultimamente ho avuto diverse opportunità in treno, ma per riuscire a capire quale libro stesse leggendo il passeggero di turno avrei dovuto invadere il suo spazio personale e... no, non era il caso.
In metro, però, ho incontrato diversi lettori e se siete curiosi di scoprire che cosa stavano leggendo, non dovete far altro che seguirmi.

Il primo passeggero era un signore distinto, che probabilmente stava raggiungendo l'ufficio. Ha letto per qualche fermata, ma prima di scendere si è messo a sfogliare dei documenti. Il titolo, però, mi è rimasto impresso.

Titolo: Tempo di silenzio
Titolo originale: Tiempo de silencio
Autore: Luis Martin Santos
Traduttore: Enrico Cicogna
Editore: Feltrinelli
Prima edizione italiana: 1970
Prima edizione: 1962
Pagine: 296
Prezzo: -

Punto di partenza sono le vicende di Pedro, giovane e ambizioso biologo che cerca di recuperare in una bidonville alcuni rari esemplari di topi cancerogeni finiti nelle mani dello Smorfia, rappresentante dei bassifondi madrileni: ritrovati i topi, lo scienziato, circuito da un pittoresco e impietoso mondo sotterraneo, perderà se stesso, la propria ragione d'essere, procurando un aborto alla figlia dello Smorfia. Ma questo è solo uno dei tanti temi. Il libro è un affresco della borghesia spagnola degli anni cinquanta: un viaggio negli inferi per portare in superficie e poi soffocare le grida di chi, dai bassifondi, non vuole accettare il tempo di silenzio sancito lugubremente dal regime franchista.

Il prossimo libro era tra le mani di un altro signore che era piuttosto immerso dalla lettura. Sono certa che non fosse davvero sul mio stesso vagone.

Titolo: Prima di dirti addio (Ispettore Biagio Mazzeo #4)
Autore: Piergiorgio Pulixi
Editore: E/O
Prima edizione: 19 maggio 2016
Pagine: 302
Prezzo: cartaceo - € 18,00; ebook - € 9,99
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Nulla è per sempre. A parte il rimpianto e la vendetta. Mazzeo è stato trascinato all’inferno dai suoi errori e dai suoi nemici e ora è rimasto solo. Anche i suoi uomini l’hanno abbandonato. Ma prima dell’addio c’è un conto che deve saldare. Vatslava Ivankov, la donna che gli ha portato via tutto, deve morire. Solo così il poliziotto potrà avere pace. Con il quarto e ultimo romanzo della serie Pulixi fonde alla tragedia noir delle pantere, un’inchiesta dura e coraggiosa sul vero volto della ‘ndrangheta, multinazionale del crimine che ha cambiato la geografia del narcotraffico e della finanza criminale transnazionale.

Alcune coincidenze sono fortunate e io spero di aver individuato il libro giusto. La signora seduta davanti a me leggeva e sottolineava un libro di cui riuscivo a scorgere solo un frammento di copertina: un frammento tanto particolare che, quando ho visto il titolo consigliato nella lista stilata dai librai Feltrinelli, l'ho riconosciuto.
Non si tratta di un romanzo, ma ho pensato che a qualcuno potesse interessare.

Titolo: Il segreto dell'infanzia
Autore: Maria Montessori
Editore: Garzanti - 2001
Prima edizione italiana: Istituto Editoriale Ticinese S. Anno, 1938
Prima edizione: Desclée de Brouwer - 1936 (con il titolo originale L'enfant)
Pagine: 308
Prezzo: cartaceo - € 13,50; ebook - € 9,99
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Madri ed educatori troveranno in questo libro il mondo in cui s’ambienta il metodo montessoriano: Il segreto dell’infanzia crea infatti lo stato d’animo preliminare all’intelligenza di una pratica pedagogica logica e chiara, che conduce sottilmente alla progressiva scoperta delle verità intellettuali.

Parentesi polemica. Solo le madri possono trovare qualcosa in questo libro. I padri no.

L'ultimo libro era in mano a una signora che leggeva camminando in tutta fretta: mi ha quasi travolta, ma non ha mai smesso di leggere, nemmeno per salire gli scalini uscendo dalla metro. Una PRO.
Il romanzo è famoso, un bestseller e, prima o poi, penso che lo leggerò.

Titolo: La ragazza del treno
Titolo originale: The girl on the train
Autore: Paula Hawkins
Traduttore: Barbara Porteri
Editore: Piemme
Prima edizione italiana: 23 giugno 2015
Prima edizione: Riverhead Books - 13 gennaio 2015
Pagine: 306
Prezzo: cartceo - € 19,50; ebook - € 9,99
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La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua.
Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?
Nelle mani sapienti di Paula Hawkins, il lettore viene travolto da una serie di bugie, verità, colpi di scena e ribaltamenti della trama che rendono questo romanzo un thriller da leggere compulsivamente, con un finale ineguagliabile. Decisamente il debutto dell’anno, ai vertici di tutte le classifiche.

E voi avete letto questi libri?
Li consigliereste?

Amaranth

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