Le ossa della principessa (Alice Allevi #3)

Recensione di Le ossa della principessa di Alessia Gazzola

Alessia Gazzola

Le ultime righe di Un segreto non è per sempre mi avevano costretta a leggere il più presto possibile il quarto libro della serie di Alice Allevi, l’aspirante anatomopatologa con un talento per le indagini e i pasticci. Prima di addentrarmi nel romanzo, però, devo avvisarvi dei leggeri e inevitabili spoiler in cui potreste imbattervi proseguendo la lettura.

copertina Le ossa della principessa di Alessia Gazzola

Titolo: Le ossa della principessa (Alice Allevi #3)
Autore: Alessia Gazzola
Prima edizione: Longanesi - 16 gennaio 2014
Pagine: 346
Prezzo: Rigido - € 17,60; Brossura - € 12,00; ebook - € 6,99
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Ambra Negri Della Valle, promessa della medicina legale, è scomparsa senza lasciare tracce. Persino Alice, che non l’ha mai avuta in simpatia, ne è turbata: non può fare a meno di chiedersi che cosa le sia successo. Negli ultimi tempi le era sembrato che l’Ape Regina, come affettuosamente la ribattezzava nei suoi pensieri, avesse perso un po’ del suo smalto e che anche la sua relazione con Claudio Conforti, l’affascinante professore, stesse attraversando una crisi.
La sparizione di Ambra, tuttavia, sembra aver sconvolto ancor più profondamente Claudio, diventato irascibile e ombroso. Non ci sono dubbi che nasconda qualcosa.
Nel frattempo, senza che emergano novità sulla scomparsa, viene ritrovato un cadavere di cui non rimane che lo scheletro di cui non si riesce a determinare molto durante il sopralluogo, ma sono almeno due i dettagli interessanti: in una tasca dei pantaloni è stata ritrovata una moneta da due euro e accanto al corpo, una coroncina di plastica.
Il cold case della «Principessa» rappresenta per qualche tempo una distrazione dalla scomparsa di Ambra. Ma, quando gli esami riescono a restituire un’identità al cadavere rinvenuto, l’incubo torna ad attanagliare l’Istituto. Alice si trova, ancora una volta, ad affiancare l’ispettore Calligaris nelle indagini sul caso della Principessa con la speranza che possa portare risvolti positivi su quello della sua collega.

I cold case mi intrigano da morire.

Difficile pensarla diversamente, quando la voce narrante nonché la mente investigativa è quella di Alice Allevi. La fervida fantasia di Alice, infatti, le consente di immaginare il diario della vittima, un’archeologa impegnata in un progetto di ricerca a Gerico. Grazie a Calligaris, ormai deciso a fare della giovane anatomopatologa la sua pupilla, ha infatti accesso alle mail della studiosa ed è così che scopre alcuni degli eventi e dei segreti dei tempi di Gerico.
I brani del diario immaginario trascinano il lettore in una storia nella storia. Il racconto non si limita a rivelare le emozioni della studiosa, ma anche alcuni aspetti delle relazioni tra i membri del team: dall’invidia ai sospetti, dalle ambizioni alle tensioni e ai segreti.
Il grande intuito di cui Alice fa sfoggio durante le indagini non le viene in soccorso quando deve fare i conti con la propria vita sentimentale. Non è certo d’aiuto l’amicizia con Cordelia: come può smettere di pensare ad Arthur, se convive con sua sorella? Ed è normale che sia gelosa delle nuove e disimpegnate relazioni del suo ex?

« […] Ma la cosa più terribile di tutte è che quello che faccio per vivere mi piace sempre di più. Plants have roots, people have legs. I will use mine to go around the world.» Non cambierà mai, c’è poco da fare.

La relazione con Arthur era finita, tra lacrime e incomprensione, già nel secondo libro della serie, ma è un legame che forse Alice non è ancora pronta a recidere. D’altra parte Conforti è determinato a non farsi mettere da parte e continua a stuzzicare con malizia la maldestra dottoressa.
Fedele alla scorrevolezza e all’ironia dei precedenti romanzi, anche in questo nuovo caso Gazzola ci regala pagine coinvolgenti e divertenti, facendoci trattenere il fiato quando si avvicinano svolte o eventi inaspettati e almeno sorridere dell’imbranataggine di Alice o dell’incredibile italiano della cara Yukino.
Rimane pregevole, per me che inizio a esplorare il genere giallo, l’equilibrio tra le parti sentimentali e dedicate alla quotidianità e quelle investigative.
Ancora una volta, il finale si apre sul caso del prossimo libro ma, benché riguardi da molto vicino Alice, non ho avuto lo stesso impulso a gettarmi a capofitto nella nuova lettura: che sia il momento giusto per dedicarsi a Sindrome da cuore in sospeso?

Il mio voto

4 specchi


I libri della serie:
Sindrome da cuore in sospeso (Alice Allevi #0.5)
L'Allieva (Alice Allevi #1)
Un segreto non è per sempre (Alice Allevi #2)
Le ossa della principessa (Alice Allevi #3)
Una lunga estate crudele (Alice Allevi #4)
Un po' di follia in primavera (Alice Allevi #5)
Arabesque (Alice Allevi #6)
Il ladro gentiluomo (Alice Allevi #7) - 15 ottobre 2018

Amaranth

Commenti

  1. A qualche anno dalla sua uscita ormai, Le ossa della principessa rimane il mio preferito nella serie di Alice.
    Non è il "romanzo della svolta", ma sicuramente è uno dei libri in cui vediamo una grande crescita personale di Alice e scopriamo nuovi aspetti di alcuni dei personaggi che la circondano, soprattutto di Ambra e Claudio.
    L'idea del diario riportato tra le pagine del romanzo l'ho trovata molto azzeccata, anche perché c'è un continuo confronto tra Alice e Viviana. È un po' come se Viviana, senza saperlo, abbia scritto tra le righe una serie di piccoli consigli per Alice.

    Sono felice che anche tu stia apprezzando questa serie.
    Io sono felicissima che il prossimo volume arrivi presto, invece :D

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    Risposte
    1. La crescita di Alice è uno degli aspetti che sto apprezzando di più, accanto all'equilibrio tra indagini, analisi e sentimenti.
      I prossimi libri attendono sul comodino di essere letti e io mi auguro di farlo prestissimo!

      p.s. Tu sai quanto sei stata determinante nel mio incontro con questa serie ♥

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